martedì 10 giugno 2014

Non ci sono più le sagre di una volta!



Qualche sera fa ho deciso di visitare la sagra del mio paese. Abito lì da 10 anni ma non ci sono mai stata, non so perché,   non c’è una motivazione precisa, semplicemente non c'è mai stata l'occasione  favorevole. Quest’anno, incuriosita dal fatto che tutti ne parlavano, percependo un po’ di fermento intorno all’evento, ho deciso di farci un salto con i miei figli. Le mie aspettative erano tutte orientate al cibo e al divertimento all’aria aperta per i miei bambini, quindi, fornita di scarpette da ginnastica, buona volontà e una bottiglietta d’acqua, mi sono incamminata. Non potevo immaginare  che accanto alla carne alla brace e all’orchestra di liscio avrei trovato una postazione finemente addobbata per ospitare diverse playstation, un mega camion con cinema 6D e una giostra gonfiabile di quelle che vanno tanto di moda oggi, dove lasci i figli e li riprendi sfiniti dopo qualche ora. La mia sorpresa  ha lasciato posto un po’alla volta al mio disorientamento,  i bambini intorno a me erano sempre più coinvolti dai giochini elettronici e dalla loro busta di patatine fritte piuttosto che dall’interagire l’un l’altro. C'era un campo di calcio,  un pony e qualche cavallo all’aria aperta, ma  il loro interesse era tutto per queste postazioni elettroniche dalle quali diventava sempre più difficile staccarsi…
E allora mi sono chiesta:  è possibile mai che  anche  queste antiche occasioni di convivialità  hanno bisogno di  tecnologia, elettronica, e gonfiabili?
Non voglio sembrare radicale, né voglio appellarmi a tutti quegli studi che confermano le potenziali difficoltà dei bambini che trascorrono troppo tempo (più di 2 ore al giorno) davanti a tv/playstation. I miei figli guardano la tv ogni tanto  e non voglio  demonizzare  questo strumento di comunicazione di massa così diffuso:  i bambini devono poter sperimentare quello che li circonda. Ma ogni cosa ha il suo posto! Non capisco infatti il bisogno  di attribuire, anche alle sagre paesane, una  connotazione moderna e tecnologica che smorza allegria e interazione sociale.
Non ho mai  pensato di regalare ai miei figli una playstation per Natale, so come andrebbe a finire, ore e ore senza staccarsi mai dall'aggeggio,  ricercando soddisfazione e gratificazione da un pulsante e un manubrio. Adoro troppo invece quando i miei figli giocano e litigano insieme, perché è proprio in quel momento, proprio in quell’istante in cui io non ne posso più e li vorrei zitti e buoni  a rassicurare la mia stanchezza, loro stanno imparando quell’arte, preziosa e costruttiva, che tanto gli servirà da grandi nella vita di tutti i giorni: l’arte di gestire le proprie relazioni.

6 commenti:

  1. Purtroppo sempre più si cercano luoghi che offrano soluzioni che "liberino dai figli", dove poterli parcheggiare senza pericoli e in tranquillità mentre i genitori fanno altro.
    Fortunatamente, nonostante giri per sagre, non mi è ancora capitata una festa paesana da silicon valley ;)

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  2. Non è facile oggi dedicarsi ai propri figli, siamo molto stanchi e presi da tutti i ruoli che ci vengono attribuiti e, quindi, capisco anche il genitore esausto che decide di parcheggiare i propri figli per un po' e rilassarsi. Mi fa riflettere invece quando "il parcheggiare" diventa ricorrente e non c'è più spazio per la vita all'aria aperta e il gioco libero e spontaneo con i figli.

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  3. Nelle sagre di paese che si svolgono nei paraggi del mio paesino, per fortuna, non c'è nulla di tutto ciò!
    Giusto per darti un esempio di cosa, invece, si può trovare: http://www.mammavvocato.blogspot.it/2014/04/tradizioni-contadine.html

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  4. Che bello! Ho visto le foto della "tua sagra" e mi sono venute in mente le "sagre" di quando ero bambina e si andava "al paese" dove erano nati i miei genitori. Quelle foto del tuo post (e i tuoi racconti) mi fanno venire in mente atmosfere rurali e tanta genuinità: ci verrei di corsa con i miei figli!

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  5. Sai che domenica mi domandavo la stessa cosa? Eravamo ad una sagra e sembravamo al luna Park....però ammetto che si son divertiti!

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  6. Forse dovrei fare anche io così: mollare il giudizio e dare spazio al divertimento, tecnologico o no chi se ne frega!

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